Chi siamo
L’Ospedale “Madonna del Buon Consiglio” Fatebenefratelli di Napoli appartiene alla Provincia religiosa di san Pietro dell’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio.
E’ un ospedale generale di zona, classificato con D.P.G.R. Campania del 10/2/75 N. 969, e opera nell’ambito territoriale del distretto 44 dell’ASL Napoli 1 (Chiaia – Posillipo – San Ferdinando).
E’ sede di pronto soccorso attivo e afferisce alla rete regionale dell’emergenza.
Ospita la sezione napoletana dell’Afmal (Associazione con i Fatebenefratelli per i Malati Lontani).
Storia
L’Ospedale Madonna del Buon Consiglio Fatebenefratelli fa parte dell’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, che gestisce nel mondo più di duecento strutture sanitarie.
L’Ordine si ispira all’operato di San Giovanni di Dio, che nella prima metà del 1500 svolse in Spagna il suo apostolato a sostegno degli infermi e dei bisognosi.
Alla sua morte, nel 1550, la schiera dei discepoli incominciò a diffondere il messaggio di carità e di ospitalità ereditato dal Santo, fondando vari ospedali sia in Europa che in altri continenti.
La storia dei Fatebenefratelli in Italia ha inizio a Napoli. Qui, nel 1572 i frati Pietro Soriano e Sebastiano Arias fondarono nel borgo Chiaia il piccolo Ospedale S. Maria della Vittoria, prima tappa di un percorso che vedrà i Religiosi sempre presenti nel capoluogo partenopeo. Nel 1587, infatti, nacque in via Tribunali l’Ospedale S. Maria della Pace. Nel 1656 la loro presenza a Napoli risultò determinante per fronteggiare l’epidemia di peste abbattutasi sulla città. Nel 1853 i Fatebenefratelli caldeggiarono l’istituzione di una scuola teorico-pratica per medici, chirurghi e farmacisti e nel 1854 destinarono all’assistenza ai malati di colera una piccola casa di loro proprietà a Capodimonte. Nel 1867 i Religiosi subirono la confisca dei beni da parte dello Stato, ma proseguirono indefessi l’attività assistenziale e nel 1936 acquistarono l’ex Collegio di via Manzoni, dove nel 1937 inaugurarono l’Ospedale a tutt’oggi attivo, intitolandolo alla Madonna del Buon Consiglio.
Mission
La MISSION che caratterizza la nostra struttura è la GESTIONE CARISMATICA di essa.
In senso teologico, carisma è ogni forma di presenza dello Spirito che arricchisce il credente e lo rende capace di un servizio a favore degli altri, in questo senso i Fatebenefratelli, partecipando direttamente al carisma di San Giovanni di Dio, sono consacrati nell’ospitalità, quella stessa a cui debbono ispirarsi i loro collaboratori.
Attraverso l’applicazione dei principi dell’Ordine, infatti, l’Ospedale “Madonna del Buon Consiglio” è aperto e promuove la collaborazione con la società al fine di perseguire la missione con attenzione preferenziale per i settori sociali più abbandonati.
Pertanto la missione è:
– Avere la persona assistita come centro di interesse di quanti vivono e lavorano nell’ospedale o in qualsiasi altra opere assistenziale;
– Promuovere e difendere i diritti del malato e del bisognoso, tenendo conto della loro dignità personale;
– Impegnarsi decisivamente nella difesa e nella promozione della vita umana;
– Riconoscere il diritto della persona assistita a essere convenien–temente informata del suo stato di salute;
– Osservare le esigenze del segreto professionale, facendo in modo che siano rispettate anche da quanti avvicinano gli ammalati e bisognosi;
– Difendere il diritto di morire con dignità nel rispetto e nell’attenzione ai desideri giusti e alle necessità spirituali di coloro che sono sul punto di morte, coscienti che la vita umana ha un termine temporale ;
– Rispettare la libertà di coscienza delle persone che si assistono e dei collaboratori, fermi nell’esigere che si accetti e si rispetti l’identità del centro ospedaliero;
– Valorizzare e promuovere le qualità professionali dei collaboratori, stimolandoli a partecipare alla missione assistenziale dell’Ordine; rendendoli partecipi del processo decisionale nelle opere in funzione delle loro capacità e dei loro ambiti di responsabilità ;
– Rifiutare la ricerca di lucro, osservando ed esigendo che non si ledano le norme economiche giuste.
Tali principi si comunicano con atteggiamenti di benevolenza e donazione che permettono di compiere la missione tra i poveri e gli ammalati.
Ogni opera che si compie nella struttura è specifica e cerca di dare risposta ai bisogni di alcune persone; dunque la missione è evangelizzare il mondo del dolore e della sofferenza attraverso la promozione delle opere e degli organismi sanitari e/o sociali che prestano un’assistenza integrale alla persona.
La nostra missione non si rivolge in maniera totale all’utente interno ma pone l’ attenzione anche a quello esterno: non solo al malato ma anche ai suoi parenti e familiari.